Una dinamica insegnante di inglese madrelingua terrà un corso di 2 ore circa a settimana per ciascuna classe dell’Infanzia e della Primaria, da Ottobre a Maggio, corso rivolto ai bambini dai 3 ai 10 anni. Si tratta di un progetto ormai collaudato negli anni. Le attività proposte in orario curricolare dall’insegnante sono: lavori di gruppo in aula e in giardino, lezioni frontali, drammatizzazione e conversazione, feste a tema: Halloween, Natale, Carnevale…Tutte situazioni nelle quali gli alunni possono mettere in gioco le competenze apprese e sviluppate nel tempo, utilizzando esclusivamente l’inglese come lingua per comunicare. Lo scopo del corso è quello di potenziare e ampliare l’uso delle funzioni linguistiche, arricchire il vocabolario, rinforzare l’uso delle strutture grammaticali e perfezionare la fonetica. Per i più piccoli inoltre attività ludiche, esercizi orali, worksheets, storytelling, e riproduzioni audio-video di supporto…. Leggi Ancora
Preghiera degli insegnanti
a S. Paola Elisabetta
S. Paola Elisabetta sei stata una maestra di vita per le bambine e i bambini che hai accolto nella tua Casa.
Infondi in noi insegnanti il tuo stesso spirito di cura, di amorevolezza e di familiarità perché gli studenti che accompagniamo nella nostra Scuola, possano sperimentare – insieme al “sapere” – il “sapore” della vita, vivere bene insieme ai loro amici e nella città, conoscersi dentro al cuore.
Così anche per loro si realizzerà il tuo sogno: fare del mondo un’unica famiglia dove ogni figlio sia amato, voluto, accolto.
Come fa il Padre nostro dei cieli.
AMEN!


PAPA FRANCESCO – Discorso al mondo della scuola italiana, Piazza San Pietro, 10 maggio 2014
…Perché amo la scuola? Proverò a dirvelo. Ho un’immagine del mio primo insegnante, quella donna, quella maestra, che mi ha preso a 6 anni, al primo livello della scuola. Non l’ho mai dimenticata. Lei mi ha fatto amare la scuola. E poi io sono andato a trovarla durante tutta la sua vita fino al momento in cui è mancata, a 98 anni. E quest’immagine mi fa bene! Amo la scuola, perché quella donna mi ha insegnato ad amarla. Questo è il primo motivo perché io amo la scuola.
Amo la scuola perché è sinonimo di apertura alla realtà. Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. E noi non abbiamo diritto ad aver paura della realtà! La scuola ci insegna a capire la realtà. Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza. Il segreto è imparare ad imparare!
Gli insegnanti sono i primi che devono rimanere aperti alla realtà.
Un altro motivo è che la scuola è un luogo di incontro. Perché tutti noi siamo in cammino, avviando un processo, avviando una strada. E ho sentito che la scuola – l’abbiamo sentito tutt’oggi – non è un parcheggio. E’ un luogo di incontro nel cammino. Si incontrano i compagni; si incontrano gli insegnanti; si incontra il personale assistente. I genitori incontrano i professori; Il preside incontra le famiglie, eccetera. E noi oggi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme. E questo è fondamentale proprio nell’età della crescita, come un complemento alla famiglia.
E poi amo la scuola perché ci educa al vero, al bene e al bello. Vanno insieme tutti e tre. L’educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla. E nell’educazione è tanto importante sapere che è sempre più bella una sconfitta pulita che una vittoria sporca! Ricordatevelo! Questo ci farà bene per la vita.
La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, il senso del bene e il senso del bello. E questo avviene attraverso un cammino ricco, fatto di tanti “ingredienti”. Ecco perché ci sono tante discipline! Perché lo sviluppo è frutto di diversi elementi che agiscono insieme e stimolano l’intelligenza, la coscienza, l’affettività, il corpo, eccetera. Per esempio, se studio questa Piazza, Piazza San Pietro, apprendo cose di architettura, di storia, di religione, anche di astronomia – l’obelisco richiama il sole, ma pochi sanno che questa piazza è anche una grande meridiana.
E finalmente vorrei dire che nella scuola non solo impariamo conoscenze, contenuti, ma impariamo anche abitudini e valori. Si educa per conoscere tante cose, cioè tanti contenuti importanti, per avere certe abitudini e anche per assumere i valori. E questo è molto importante. Auguro a tutti voi, genitori, insegnanti, persone che lavorano nella scuola, studenti, una bella strada nella scuola, una strada che faccia crescere le tre lingue, che una persona matura deve sapere parlare: la lingua della mente, la lingua del cuore e la lingua delle mani. Ma, armoniosamente, cioè pensare quello che tu senti e quello che tu fai; sentire bene quello che tu pensi e quello che tu fai; e fare bene quello che tu pensi e quello che tu senti.
E per favore…per favore, non lasciamoci rubare l’amore per la scuola!


